LA COLTURA DELLA MELANZANA
Open Green fornisce una vasta gamma di soluzioni per massimizzare la resa della Melanzana. Le soluzioni Open Green permettono di gestire sia la fase di produzione che la fase di spinta vegetativa funzionale ad ottimizzare peso e calibro. Lo scopo è quelli ottimizzare il costo ettaro in funzione della massima produzione ed ottenere il miglior rapporto costo/beneficio.
La melanzana, come la patata, il peperone e il pomodoro, appartiene alla famiglia delle solanacee.
È una pianta di origine asiatica, diffusa oggi in diverse varietà, con frutti che vanno dal bianco puro al nero intenso. La melanzana è un ortaggio resistente alla siccità e amante dei climi miti. Questa coltura è resistente anche alle malattie; il loro punto debole è legato al clima visto che il freddo può fermare la crescita della pianta rendendola nana, mentre un caldo eccessivo blocca il raccolto: se le condizioni sono sfavorevoli è possibile che si verifichi una cascola dei fiori, ovvero la caduta anormale e prematura dei fiori con conseguente perdita dei frutti. Importante quindi proteggere la pianta quando la temperatura è troppo alta.
La melanzana richiede un terreno ricco di materia organica e sostanze nutritive; importante anche che l’acqua non ristagni, una buona lavorazione del terreno consente di prevenire gran parte delle patologie. Per quanto riguarda il clima, la melanzana richiede un’esposizione solare ottima e soprattutto bisogna prestare attenzione alle temperature.
Sotto i 9 gradi, la pianta subisce stress climatico causato dal freddo e rischia di restare nana. Una temperatura superiore ai 15 gradi sarà poi necessaria all’allegazione dei fiori, mentre temperature superiori a 32-33° C causano la cascola dei fiori. Il problema che si presenta più frequentemente quando si coltiva la melanzana, è la cascola dei fiori, ma può essere anche vittima di peronospora, verticillium e fusarium.
Tra gli insetti invece quelli più fastidiosi per la melanzana sono gli afidi e dorifora. Peronospora si riconosce per l’ingiallimento delle foglie che poi seccano. Il verticillium daliae invece è la malattia peggiore in quanto ne ostruisce i vasi e la porta rapidamente alla morte. Tutte queste malattie sono fungine ed in agricoltura biologica si combattono con il Rame.
Il Rame è comunque tossico quindi, se possibile, meglio evitarlo. Gli afidi invece sono insetti minuscoli dannosi in quanto vanno a posizionarsi sotto le foglie producendo una melata appiccicosa che ostacola la fotosintesi e spesso diffondono virosi alla pianta.
Dorifora invece sono parassiti tipici delle solanacee. Questa è il coleottero più dannoso in quanto è in grado di ridurre in briciole tutte le foglie verdi. Ragnetto rosso: è un piccolo parassita fitofago comunemente presente su diversi ortaggi tra cui anche la melanzana. Si può tenere lontano annaffiando le foglie e si può combattere utilizzando lo zolfo, l’aglio o il sapone di Marsiglia.
La cascola dei fiori di melanzana si verifica soprattutto a causa di una temperatura troppo alta, quindi avviene nei periodi esisti molto caldi. Spesso la produzione si arresta a Luglio e riprende a Settembre visto che la melanzana richiede temperature tra i 15 ed i 30 gradi, mentre sopra ai 32-33 gradi i fiori cadono prima di fruttificare. Questo problema si può manifestare anche per eccessi di azoto nel terreno oppure per carenza d’acqua.
PRODOTTI UTILIZZATI
Matrix
Newstart
Biogeo
Dragon
Regortek
Seagel
Biosprint
Verbel
Ramendo