Melone

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LA COLTURA DEL MELONE

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Il melone è una pianta rampicante della famiglia delle Cucurbitacee. È una pianta erbacea annua, a fusto rampicante, coltivate nelle zone temperato-calde. Il melone è forse originario dell’Asia anche se, secondo altre fonti, è originario dell’Africa. La coltivazione del melone non è semplice a causa delle esigenze climatiche e umidità ed anche per quanto riguarda il substrato di coltivazione; è per questo che le coltivazioni del melone di ottima qualità vengono effettuate soltanto nelle zone caratterizzate da un clima caldo ma poco umido e poco ventoso.

Il melone è una pianta tipica dei climi caldi e ama un clima intorno ai 30 gradi, teme le gelate e se la temperatura scende sotto i 14 gradi, può provocare stasi vegetativa e inibire la crescita.

Il melone richiede un terreno ricco di sostanze nutritive, poco acido, umido e che non abbia ristagni di acqua. Questa pianta è potassofila, il potassio serve per aumentare il grado zuccherino e pertanto il terreno va arricchito.

I meloni vanno bagnati poco durante la crescita iniziale, poi man mano si aumenta in quanto le foglie grandi traspirano molto e il melone cresce nelle stagioni più calde. Quando i frutti da verde virano al giallo o al bianco/grigio si riduce l’apporto di acqua per tenere i frutti più dolci.

I frutti si raccolgono nei mesi caldi, si comincia verso la fine di Giugno e nelle zone più calde si può arrivare fino al mese di Ottobre. Importante per la raccolta, osservare la buccia che assume la caratteristica forma a reticolo. Un ulteriore controllo è possibile farlo premendo con delicatezza un dito sulla buccia, al momento in cui si fa cedevole, significa che la polpa è matura e che il melone è pronto per essere raccolto.

La pianta del melone è soggetta a malattie ed infezioni che vengono trasmesse da parassiti, vento, roditori e dalla persona stessa su strumenti infetti.

– Muffa polverosa: la malattia si manifesta con una piccola fioritura bianca su foglie, steli, piccioli ed è per questo motivo che le parti interessate si scuriscono e si seccano. Il clima caldo e secco è la ragione principale della diffusione dell’oidio.

– La peronosporosi è una malattia fungina e si presenta con macchie giallo-verdi luminose sul lato superiore delle foglie. Dopodiché si bagnano, le foglie diventano scure e si seccano.

– Ascochitosis: con l’ascochite, il colletto della radice è influenzato dal fungo. I primi sintomi sono macchie pallide che crescono e vanno a coprire l’intero colletto della radice. Di conseguenza le foglie, il gambo ed i frutti diventano morbidi e neri e poi si seccano. Le cause principali della malattia sono umidità, aria e bassa temperatura del suolo.

– Marciume radicale: si presenta nei meloni indeboliti. Nelle piante giovani le radici e gli steli diventano marroni, sottili e di conseguenza appassiscono e muoiono.

– Antracnosi: le foglie sono ricoperte da macchie arrotondate marroni o rosa, che aumentano nel tempo. Di conseguenza si formano dei fori al posto delle macchie e le foglie si arricciano in anelli, che poi diventano sottili e si rompono. I frutti delle piante malate si deformano e diventano marci all’interno. La polpa è ricoperta di marciume marrone o rosso.

– Septoriasis: è causata da organismi fungini. Le piante colpite sviluppano macchie bianche e arrotondate.

– Mosaico di cetriolo: questa malattia si manifesta sotto forma di macchie di mosaico giallo-verde sulle foglie che sono deformate. I frutti si ricoprono di verruche, compaiono delle crepe alla base degli steli e la crescita dei cespugli rallenta. Questo virus viene trasmesso dall’afide del melone.

– Batteriosi: inizialmente colpisce le foglie, i gambi fino a diffondersi ai frutti. Si presenta con macchie di grasso di medie dimensioni, formazione di gocce con un liquido torbido sul dorso delle foglie nei giorni di pioggia. Questa malattia si sviluppa in condizioni di elevata umidità e alte temperature.
Oltre alle malattie, la pianta del melone è anche attaccata da parassiti che sono facilmente riconoscibili quando compaiono sulle piante:

– Afide del melone: si raccoglie sul dorso delle foglie che poi ingialliscono, si arricciano e muoiono.

– Acaro del ragno: vive sul retro delle foglie, diventano gialle, coperte di macchie rosse; una zecca lascia una ragnatela, succhia la linfa dalle piante, che porta alla loro morte.

– Larva di wireworm: sui frutti compaiono dei buchi attraverso i quali gli insetti mangiano la polpa e distruggono il gambo.

– Mosca del melone: gli adulti volano sui meloni, compaiono dei buchi sui frutti che vengono rosicchiati dalle larve, i parassiti portano malattie virali e fungine.

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