Il prodotto, nella rizosfera, consente lo sviluppo di microrganismi utili alle piante (PGPR) anche a concentrazioni di oltre 108
u.f.c/g
quali attinomiceti come lo Streptomyces griseus, che tende a lisare, attraverso l’enzima chitinasi, le pareti di funghi nocivi alle piante,
oltre a produrre metaboliti ad attività antibatterica. Il prodotto consente anche lo sviluppo di batteri, quali Pseudomonas fl uorescens,
che contrastano diversi funghi nocivi quali Fusarium, Pythium ecc. Questi attinomiceti e batteri primeggiano per attività di stimolazione dello sviluppo radicale, mediante produzione di Siderofori, Auxine e sostanze auxino simili. L’ulteriore sviluppo di funghi
appartenenti al genere Trichoderma Virde, Harzianum e Clonostachys Rosea a concentrazioni anche superiori a 108
u.f.c/g hanno la
capacità di contrastare funghi patogeni, quali Fusarium, Pythium, Armillaria, Sclerotina, Rhizoctonia Solani, ecc.. ed anche batteri,
attraverso meccanismi naturali che oltre allo stimolo radicale e crescita, possono degradare residui organici nel terreno. Alcuni ceppi
selvatici di spore di Bacillus Subtilis, largamente presenti in natura, avvantaggiano la coltura in quanto produttori di sostanze con
eff etto bio-preservante e antibatterico evitando l’inserimento di ospiti indesiderati.