Una serie di cambiamenti, nel corso degli anni, ha interessato non solo il clima ma anche il terreno stesso. La causa di tutto ciò è da ricercare nel corso dei decenni nei quali non sono state apportate quantità significative di sostanza organica. Il risultato è rappresentato da una forte riduzione della flora batterica che porterà, se non si agirà rapidamente, ad una riduzione del profilo fertile del suolo con evidenti conseguenze.
La fertilità biologica del suolo può essere definita come la quantità di organismi viventi nel suolo e il loro potenziale di attività, ed è espressa dal funzionamento dei servizi ecosistemici che il suolo garantisce.
È rappresentata dal grado di fertilità che un suolo riesce a esprimere nei confronti dei cicli biogeochimici degli elementi chimici e del metabolismo degli elementi nutritivi del suolo nei confronti del sostegno alla pianta. È fortemente correlata al quantitativo di sostanza organica presente e al suo livello di stabilità.
Le cause di perdita di fertilità biologica sono identificabili nelle principali cause di degrado cui va incontro il suolo quali:
- erosione
- perdita di sostanza organica e fertilità
- frane
- cementificazione
- salinizzazione
- compattazione
- inquinamento
A loro volta ciascuna di queste pressioni può essere declinata in una miriade di cause:
- Inquinamento: che può avvenire per contaminazione del suolo da sostanze chimiche indesiderate quali metalli pesanti, oppure agrofarmaci, eccesso di nutrienti, ma anche patogeni, immissione di organismi alieni, radioattività, ecc. Pertanto la perdita di fertilità biologica è molto più frequente di quello che si potrebbe credere.
- Servizio ecosistemico della formazione di suolo, garantito dai microrganismi: per avere la formazione di 1 cm di suolo fertile occorrono 1.000 anni, questo implica che il suolo è una risorsa non rinnovabile che va protetta e conservata.
È quindi possibile recuperare biologicamente un suolo? La risposta è sì, ma il processo è lungo e difficile.
I punti fondamentali per iniziare un percorso di recupero biologico sono:
- individuare la causa
- individuare il metodo diagnostico
- quantificare l’entità del danno
- quantificare il livello di intervento
- individuare la tecnica
- definire la procedura
- stabilire la tempistica
- dotarsi di indicatori di efficacia del trattamento
- effettuare il monitoraggio nel tempo per valutare il successo dell’azione di rispristino
- stabilire l’uso del suolo
Tecniche di biorecupero dei suoli
Le tecniche di biorecupero sono molteplici e devono essere scelte e utilizzate caso per caso. Tra le principali troviamo:
- dispersione di microrganismi nel suolo
- inoculazione di microrganismi sia direttamente sul suolo sia in piante (biofertilizzazione)
- trattamento del suolo con micr ganismi incorporati in biomasse (ammendamento attraverso substrati arricchiti)
- potenziamento delle comunità autoctone attraverso pratiche agricole
- sinergia tra fitodepurazione e biodepurazione